Sono iniziate le prenotazioni per l’effettuazione della vaccinazione antinfluenzale. Per prenotazioni telefonare al numero: 0121378758.
L’effettuazione della vaccinazione è gratuita per gli assistiti dei Medici della Medicina di gruppo (Dr. Barral, Dr.ssa Camusso, Dr. Mongiello, Dr.ssa Strauss, Dr. Turbil).
Il vaccino è fornito gratuitamente fino ad esaurimento per le categorie previste dal Ministero della Salute.
Popolazione generale: Le persone non comprese nelle categorie sottoindicate e che decidono di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro ecc.), possono acquistare il vaccino stagionale presso le farmacie. Se pazienti dello studio MioMedico, saranno vaccinate gratuitamente.
Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione a (tratto dal sito del Ministero della Salute):
1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
- malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva (BPCO)
- malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
- diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
- insufficienza renale/surrenale cronica
- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
- tumori
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
- patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
- epatopatie croniche
3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
Secondo diversi studi le donne nel terzo trimestre di gravidanza o nelle prime fasi del puerperio sono maggiormente a rischio di serie complicazioni in seguito all’influenza, anche in assenza di condizioni mediche predisponenti; i vaccini antinfluenzali sono a base di virus uccisi o di subunità e non comportano quindi, in nessuna fase della gravidanza, i rischi connessi all’impiego di vaccini a base di virus viventi attenuati.
Per quanto riguarda le donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica, è opportuno che vengano vaccinate contro l’influenza per l’aumentato rischio di complicanze gravi e di decesso correlati alla malattia.
La vaccinazione, con vaccino inattivato, può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza, in quanto sembra non associata ad effetti avversi nel prodotto del concepimento. Tuttavia, si ritiene opportuno sottolineare che nel corso del primo trimestre di gravidanza l’effettuazione della vaccinazione antinfluenzale deve essere subordinata ad una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte del medico curante, dal momento che la letteratura scientifica riguardante gli effetti della vaccinazione eseguita in questa fase della gravidanza è scarsa e non esaustiva.
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
Essi risultano particolarmente fragili nei periodi di maggiore circolazione dei virus influenzali, in quanto risultano generalmente portatori di condizioni individuali o di specifiche patologie che predispongono alle complicanze e rendono particolarmente severo il decorso della malattia influenzale. Inoltre la vita in comunità rende molto facile il contagio interumano ogni volta che il virus entra nella comunità stessa.
6. Medici e personale sanitario di assistenza
Le motivazioni per le quali è importante l’immunizzazione del personale santiario che opera nelle strutture ospedaliere per acuti, nelle comunità per lungodegenti, nelle strutture territoriali e a livello di popolazione (medici e pediatri di famiglia) sono diverse:
- il rischio personale di contrarre l’influenza essendo a continuo contatto con soggetti ammalati di forme respiratorie e di influenza specie nei periodi di diffusione epidemica dei virus
- l’assenteismo dal lavoro per influenza proprio nel periodo in cui vi è maggiore richiesta di assistenza da parte della popolazione
- il rischio di diventare trasmettitore di infezione da virus influenzali nella comunità dove esercitano la loro attività lavorativa (ospedale, strutture per lungodegenti etc.), comunità che richiedono invece il massimo di tutela Esiste un’ampia letteratura che documenta l’utilità della vaccinazione del personale sanitario.
7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
Tale categoria di soggetti diventa un importante elemento per ridurre il rischio di trasmissione, soprattutto quando i soggetti ad alto rischio non possono essere vaccinati a causa dell’esistenza di vere controindicazioni alla vaccinazione.
8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
La vaccinazione è offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza.
Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione per specifici motivi o, comunque, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
Ai lavoratori a contatto con specie animali, che sono serbatoi naturali dei virus influenzali o che si ammalano a causa di questi, va raccomandata e offerta attivamente la vaccinazione antinfluenzale. Oltre a coloro che sono coinvolti nell’allevamento, la categoria comprende operatori che svolgono importanti funzioni di vigilanza e controllo sulla salute animale, che si sono rivelate le armi più efficaci nel contrastare l’introduzione e la diffusione di virus influenzali altamente patogeni e potenzialmente pandemici.
La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, è importante anche per evitare coinfezioni in questi soggetti tra virus influenzali umani e virus influenzali patogeni per specie animali, che potrebbero dar luogo ad una ricombinazione virale, che potrebbe dare origine ad un nuovo virus influenzale altamente patogeno, trasmissibile da uomo a uomo. Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a:
- allevatori
- addetti all’attività di allevamento
- addetti al trasporto di animali vivi
- macellatori e vaccinatori
- veterinari pubblici e libero-professionisti